Nunzia – Professione: Carpentiere

Quando mi sono proposta non pensavo mi avrebbero presa sul serio. Infatti ho ricevuto diversi rifiuti. Ma alla fine ce l'ho fatta.


Ne ha parlato anche la stampa nazionale in questi giorni. La notizia è quella di una donna impegnata in un lavoro che è sempre stato prettamente maschile.

Abbiamo chiesto alla “Carpentiera” Nunzia Acquaviva di raccontarci la sua storia…


Caro inchiostro di Puglia,
Mi chiamo Nunzia e sono nata a Gravina in Puglia 28 anni fa.

Quando mia madre dopo tre figli maschi ha avuto anche me. Sai, all’inizio non era tanto entusiasta di un quarto figlio da crescere, ma poi se n’è fatta una ragione…

La mia vita fino a 18 anni è stata quella che si può definire una “vita tranquilla”, poi sono cominciati i problemi, tanti.

Non ho finito la scuola ed una serie di errori e scelte sbagliate mi hanno portata ad incasinarmi la vita. Ho passato un lungo periodo di crisi che sembrava non finire mai. Dove ho imparato sulla mia pelle quanto sia difficile rialzarsi dopo ogni caduta, ci vuole tanta forza.

Comunque ho sempre lavorato. Nel mondo della ristorazione, attività che spesso mi ha portato a lasciare la mia Puglia. Non puoi immaginare la nostalgia ogni volta che partivo.

Ma adesso ho deciso di cambiare. Sai, sono in un periodo di grandi cambiamenti, ho pure chiuso una relazione che durava da anni.

E questa “nuova me” ha trovato la sua dimensione nel mondo dell’Edilizia. Ora sono un “Carpentiere Donna”, o meglio una “Carpentiera”, ditelo un po’ come vi pare.

La notizia sta facendo scalpore perché a quanto pare in Italia, o almeno al Sud, la cosa non ha precedenti.

La mattina sono sul cantiere molto presto e quando “scapoliamo” sono quella che raccoglie i ferri 🙂

I colleghi maschi sono molto gentili e mi stanno insegnando i trucchi del mestiere. Mentre io da parte mia ci sto mettendo tutto l’impegno possibile perché come dice sempre mio padre: “impara l’arte e mettila da parte”.

Mi piace questo lavoro, l’ho scelto perché mi fa sentire realizzata e mi permette di essere indipendente. Vivo da sola e come ben sai le spese sono assai.

Quando mi sono proposta non pensavo mi avrebbero presa sul serio. Infatti ho ricevuto diversi rifiuti. C’è pure chi rideva solo all’idea di una donna tra i muratori.

Ma alla fine la mia caparbietà mi ha premiata ed eccomi qua: tra ponteggi, impalcature, tondini d’acciaio e sacchette di cemento.

Adesso finalmente dopo anni travagliati posso dire che “sto bene”.
Dopo tanta pioggia spero che arrivi il sole anche per me… Viva la Puglia!

Un saluto a tutti,
Nunzia

**Ps Inchiostro permettimi di ringraziare una persona speciale che mi ha aiutato a ricominciare. Non faccio il suo nome, ma so che lei capirà.

IL POST FACEBOOK (10.11.2022)