Ilara – Pasticciera dalla finestra

Giovanissima pasticciera di Santo Spirito, che sfruttando lo strumento della IAD consegna dolci dalla finestra di casa sua.


In questi i giorni è rimbalzata un po’ ovunque la notizia di Ilaria, giovanissima pasticciera di Santo Spirito, che sfruttando lo strumento della IAD (Impresa Alimentare Domestica) consegna dolci dalla finestra di casa sua.

Ci ha incuriosito assai questa storia di chi “resta” inventandosi il suo percorso. Di questa pasticciera in smart working.

Così abbiamo chiesto a Ilaria di raccontarci il fatto 🙂


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Ciao Inchiostro di Puglia .
Eccomi qui. Mi chiamo Ilaria Carone, ho 24 anni e abito in un piccolo paesino di mare in provincia di Bari (S.Spirito).

Ti ringrazio per la possibilità che mi dai di raccontare del mio percorso. Ti seguo da tempo ed ho sempre letto con molto interesse le storie che proponi, quelle “divertenti” come quelle “strappalacrime”.

Non voglio dilungarmi, ma te lo volevo dire 🙂


In queste righe provo a parlarti un po’ di me…


Terminate le scuole superiori, il mio ingresso nel mondo del lavoro: “Consulente di Vendita nella grande distribuzione”!
Che parolona, vero?


In sintesi passavo le giornate a mettere a posto scarpe o altri articoli, che il cliente di turno lasciava in giro dopo avermi fatto rivoltare mezzo negozio.


Non era quello che volevo fare. E quando fai qualcosa che non ti piace le giornate lavorative si susseguono con inerzia, costantemente accompagnate da un senso insoddisfazione, addolcito unicamente, in maniera molto tenue, dal giorno della busta paga.


Sappiamo tutti che i soldi non fanno la felicità, ma servono, e visto che ci tocca lavorare per essere persone indipendenti, volevo guadagnarmi da vivere facendo qualcosa che mi piacesse.


Così circa due anni fa, mentre in Italia si faceva spazio il Covid, io ero alla ricerca di una “nuova dimensione”.


Assecondando una mia passione ho cominciato a frequentare l’Accademia di Pasticceria e, in seguito, ad avere esperienze lavorative presso diverse pasticcerie.


Volevo fare di questo il mio mestiere ma, come si sa, i dolci sono “dolci” solo per chi li mangia (chi vuol intendere intenda, gli altri in camper!)


Il sogno era quello di aprire una pasticceria tutta mia e, a dirti la verità, c’ero quasi riuscita. Ma poi un incidente di percorso, non dovuto dalla mia volontà, ha fatto sfumare tutto il progetto.


A quel punto la delusione è stata grande. Ricordo che ero arrabbiata, delusa, con un piede su un aereo per Londra. Sì perché avevo cominciato a pensare che non solo il Sud, ma l’Italia intera, non poteva darmi quel piccolo spazio che cercavo.


L’intenzione era quella di partire ma frequentando un Master a Pescara, ho scoperto la IAD. Tranquilli! Non è il nome di un preparato chimico, ma molto più semplicemente l’acronimo di “Impresa Alimentare Domestica”.


E qui la Dea Bendata mi ha dato una mano… Sì perché ho la fortuna di vivere in una casa grande e posta a piano terra. Ho convinto mia madre (che ringrazio ancora!) a rinunciare alla sua cucina, convincendola a trasferire la stessa in un altro ambiente dell’appartamento.


Poi ci sono voluti circa sei mesi di pratiche, adeguamento locali, acquisto attrezzature e controlli… ma alla fine eccomi qui!


Affacciata alla finestra di casa, da dove vendo cornetti, krapfen, piccola pasticceria e buffet salati, con il brand, da me ideato “LittleLab”.


Lavoro solo su prenotazione, per i miei clienti che ordinano su whatsapp, producendo “step by step”.


Le cose stanno andando bene, gli ordini non mancano e io riesco a fare ancora tutto da sola, per ora. In questo strano ambiente di lavoro dove mia nonna, ormai in pensione, dall’altra parte di casa ogni tanto mi urla “Ilá ú furn!”. Il forno è il mio punto debole 🙂

Così caro Inchiostro e che ti devo dire?
Vado avanti, soddisfatta per quanto ho realizzato e per quello che devo ancora realizzare, perché, come recita un proverbio barese, … “Tìimbe nge vole, ma u bbuche te ià fà, decì l’acque a la pète!”

(Tempo deve passare, ma il buco ti devo fare, disse l’acqua alla pietra)

Un saluto a tutti.
Ilaria!

IL POST FACEBOOK (09.11.2022)