Mariarita – MacNil

Mariarita Costanza, ingegnere elettronico, imprenditrice. 2 figli e una famiglia speciale di quasi 150 unità, la MACNIL.


12 NOVEMBRE 2019


Continuiamo a raccontare su questa Pagina storie di successo in Puglia. Storie di chi ci ha creduto e ci è riuscito. Nonostante tutto.


Questa volta una donna: Mariarita Costanza



Caro Inchiostro di Puglia,


mi chiamo Mariarita Costanza (se volete MAC), sono ingegnere elettronico ed imprenditrice, ho 2 figli e una famiglia speciale e allargata di quasi 150 unità, la MACNIL, che ho fondato 20 anni fa, per una sfida comune insieme al mio socio ed attuale marito, Nicola Lavenuta, detto NIL.


Come nelle migliori leggende della Silicon Valley e in tutte le imprese innovative che si rispettino, anche noi siamo partiti da zero, e il nostro incubatore non è stato un garage metropolitano, ma uno stanzino di pochi metri quadrati in un ex convento di suore, nel centro storico di Gravina in Puglia, città dove risiedo e in cui oggi sorge il quartier generale della cosiddetta “Murgia Valley”.


Tutto è iniziato nel 2000 dalla mia tesi di laurea in ingegneria elettronica al Politecnico di Bari, incentrata su un software di messaggistica che consentiva via internet di inviare sms a una lista di numeri di cellulare da applicare in ambito business. Oggi parlare di SMS fa sorridere, ma al tempo c’era un mercato e dopo i primi passi ci saremmo guadagnati anche la fiducia di Telecom come partner tecnico ufficiale.


Grazie ad un prestito bancario di 30 milioni di vecchie lire (con la garanzia della casa dei miei genitori), ho deciso di non accettare le offerte di lavoro che provenivano da Milano e dal Nord Italia, ma di provare a costruire qualcosa di nostro su un territorio famoso per la coltivazione dei funghi e per essere l’ex distretto del salotto.


L’obiettivo mio e del mio socio ed attuale marito, era quello di creare un polo tecnologico nel Sud Italia, attraverso l’unione e la rete di aziende specializzate ciascuna nel proprio ambito, per offrire sul mercato nazionale e internazionale prodotti e servizi altamente qualificati. Insomma, sognavamo di passare dal mobile (nel senso italiano del termine) al mobile (nel senso inglese del termine).


Da qui è nato il sogno della Murgia Valley, che oggi è diventato un cantiere che mette in rete startup e PMI del territorio, condividendo il know-how tecnologico, digitale, l’esperienza di mercato e il network di Macnil.


Eravamo piccoli, ma con una visione da grandi.


Fin dall’inzio ci siamo strutturati come fossimo una grande azienda: oltre ai tecnici addetti allo sviluppo dei sistemi di localizzazione satellitare e tecnologie dell’Internet of Things legate al mondo automotive e della smart mobility, avevamo una divisione commerciale numerosa, un customer care efficiente e persino un nostro ufficio stampa che col tempo da Milano abbiamo fatto rientrare in Puglia. E’ stato da sempre un po’ questo il nostro pallino: il richiamo dei talenti in Puglia, l’esodo al contrario verso la terra promessa, la Murgia Valley 😊


Poi 5 anni fa la svolta. Un bel giorno il nostro ufficio stampa ci comunica un invito da Bruno Vespa negli studi di Porta a Porta. Quella sera non la dimenticheremo mai. Mi confrontavo in collegamento dal salotto di Porta a Porta con un vecchio imprenditore, il patron della Mivar, storico brand di televisori, e il mio intervento rappresentava l’approccio innovativo di una 40enne imprenditrice, testarda e motivata come gli ingegneri sanno essere, ma con uno sguardo profondo e rivolto al futuro.


Ebbene, quella sera tra gli italiani incollati davanti alla tv c’era anche Mino Zucchetti, il fondatore del Gruppo Zucchetti di Lodi, primo gruppo informatico italiano. La mattina seguente Zucchetti ci ha chiamati e da quel momento la nostra storia è decollata. Siamo entrati a far parte del Gruppo Zucchetti e nel 2016 abbiamo acquisito il 100% della @GTALARM di Varese, storico brand nel mondo degli antifurti auto e casa.


Ci siamo specializzati nelle soluzioni automotive e nella progettazione di black box (scatole nere) per le auto e siamo diventati partner, oltre che di TIM, anche di Poste Italiane, di compagnie assicurative come il Gruppo Admiral e delle principali case automobilistiche mondiali.


Da luglio 2019 abbiamo acquisito altre due aziende automotive in Lombardia (il Sole24Ore ha titolato “Macnil fa shopping al Nord”): KFT Spa e GuardOne Italia.


Oggi abbiamo ben 3 sedi al Nord ma il quartier generale resta a Gravina in Puglia, dove lo scorso marzo abbiamo inaugurato la nuova sede di 4.500 mq al passo con le nuove tecnologie, con tanto di asilo aziendale e orto botanico, una palestra e una mensa per i nostri dipendenti.


Ma soprattutto abbiamo aperto il nostro primo Innovation Lab, chiamato @Vivaio Digitale. Si tratta del primo coworking aziendale nella Murgia barese che nasce per ospitare StartUp, Microimprese e PMI, che potranno crescere e acquisire competenze, anche attraverso il know-how tecnologico, digitale, l’esperienza di mercato e il network di Macnil.


Non bisogna chiamarsi Steve Jobs per realizzare grandi sogni, ma credere nella forza dei propri sogni e nelle proprie capacità. E poi, fondamentale, fare squadra: non aver paura di viaggiare (maciniamo migliaia di km al mese), conoscere esperienze diverse e contaminarsi.


Su questo punto al Mezzogiorno siamo un po’ carenti e molti imprenditori peccano di presunta autosufficienza e non intendono fare rete. Sono gelosi delle proprie idee e diffidenti. Il primo nemico da combattere siamo noi stessi.


Il mio motto è “Nulla è impossibile… a meno che tu pensi lo sia”.


La forza del cambiamento è dentro di noi. Un’azienda di Gravina che acquisisce in 3 anni tre importanti aziende IT del Nord per me è una notizia. Ma non siamo ancora sazi, abbiamo ancora molte frecce nel nostro arco e i sogni oggi sono più maturi.


Mariarita Costanza


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